La parodontite è una patologia che colpisce i tessuti e l’osso che sostengono gli elementi dentari. Se non si interviene in tempo possono determinarsi delle conseguenze negative, come la perdita dei denti. Questi ultimi non sono solo importanti per l’estetica del sorriso, ma anche per la sua funzionalità.

Un disturbo importante che può interessare la cavità orale è quello dei denti che si muovono, una situazione che non va affatto sottovalutata. Per tali ragioni bisogna sottoporsi il prima possibile a una visita per indagare quali sono i motivi.

Con il termine recidiva si indica un processo in base al quale una patologia torna nuovamente a manifestarsi. In ambito odontoiatrico, ad esempio può accadere che ritornino patologie come la parodontite, oppure che i denti ritornino a essere storti dopo l’uso dell’apparecchio ortodontico. 

Quando le gengive si ammalano possono provocare diversi disturbi che possono portare alle necessità di intervenire chirurgicamente. Si tratta della soluzione più invasiva, ma che talvolta purtroppo resta l’unica percorribile.

La recessione gengivale è un arretramento delle gengive verso la radice del dente (margine apicale). In simili casi i denti appaiono allungati e sono soggetti a dei fenomeni infiammatori e di ipersensibilità dentinale. I denti più colpiti sono di solito i canini e i premolari.

L’alitosi o alito cattivo consiste nell’emissione di cattivi odori dalla cavità orale e può essere il segnale di un problema più profondo. Se il disturbo si risolve subito non deve destare preoccupazione. In altre circostanze invece l’alitosi può essere dovuta a dei fattori che vanno indagati con lo specialista.

Le afte sono delle microlesioni, ulcere dei tessuti molli orali che possono provocare dolore e fastidio. Presentano in genere una forma ovale o tondeggiante, e il loro colore è bianco giallastro con un alone rosso. Se raggiungono delle dimensioni più estese possono pure arrecare dei disturbi quando si parla o si mangia.